Tutti sanno quanto io sia fissata con un’alimentazione il più possibile corretta e salutare e quanto io ritenga importante seguire uno stile di vita sano che parta proprio dalla tavola. Non è un mistero per nessuno il mio odio nei confronti degli additivi e dei conservanti, delle merendine e dei grassi di qualunque tipo. Tutti sanno che rifiuto il 90% dei fritti che mi passano davanti e che mangio quasi del tutto scondito (persino l’insalata, sì). Ingerisco pochissime calorie al giorno, e, salvo compleanni e occasioni speciali, non mangio dolci né schifezze. Niente pane bianco, niente pan carré, niente mayonnaise né ketchup. Zero cibi in scatola o verdure sott’olio.
Cosa mangio? Mah… Tante cose, ma buone. Cerco di fare la brava. Frutta, verdura, non più di 50 gr di pasta o pane al giorno, formaggi freschi, pesce, latte o spremuta a colazione, pochissima carne (principalmente bianca) e un pizzico di sale. E mi sento bene. Bene con me stessa e col mio corpo. Bene in mezzo agli altri e all’interno di questa società a tratti spietata. Perché siamo quello che mangiamo e il nostro corpo è un contenitore. Proprio per questo dobbiamo stare attenti a come lo riempiamo. La cura che usiamo nei suoi confronti la dice lunga sul livello di stima che proviamo per noi stessi e il modo in cui mangiamo è semplicemente ciò che noi definiamo “la quantità di bene che ci vogliamo”.
Tutto quello che vi ho appena raccontato su di me è assolutamente vero. In ogni modo, seppur dopo tutto questo discorso, se capito a Covent Garden, un Monte Cristo me lo mangio!
Traduco direttamente dal sito web The Londonist, da cui ho tratto la notizia che sto per riportarvi.
“Il monte Cristo è una reinterpretazione del Croque Monsieur, ma invece di essere formato da un del tutto rispettabile prosciutto grigliato e da pane bianco al formaggio, questa bomba calorica è prima inzuppata nell’uovo sbattuto e poi fritta. Per completare il tutto, è generalmente ricoperta di zucchero a velo e servita con la marmellata. La nostra curiosità circa le origini del Monte Cristo ha trovato risposte di scarso rilievo. Così ci piace pensare che un cuoco coi postumi di una sbronza recente abbia confuso l’ordine di un turista francese a abbia deciso di mischiare un Croque a un French Tost. Da allora tale sandwich verrebbe servito così. Alcune varianti salate includono mostarda, sottaceti e ketchup. E il dolce potrebbe essere ancora più originale tramite l’uso di marshmallow, sciroppo d’acero, burro d’arachidi, patatine fritte e banane”. Dove? Da Joe Allen a Covent Garden!
Tag: alimentazione, amore, bacon, buona forchetta, burro d'arachidi, corpo, covent garden, dieta, joe allen, londra, mangiare, marmellata, prosciutto, salute, sandwich, sciroppo d'acero, tavola, uova, zucchero a velo
10 Maggio 2011 alle 9:49 PM |
Come siamo messe a prova costume? Io…mmmmmmmm, ancora 2 Kg in meno…!
10 Maggio 2011 alle 9:52 PM |
Io in gravidanza ho preso 7 chili in tutto e una volta partorito ne ho buttati via 11. Diciamo che a livello di numeri non mi posso lamentare… Il problema è che tanto, fisicamente non mi piaccio mai abbastanza 😀
10 Maggio 2011 alle 10:01 PM |
@EleGnèGnè Ti prometto che domani sera non bado alla dieta 😉
10 Maggio 2011 alle 10:02 PM |
Ok amorina, tanto una sera, non farà alcun danno ♥
10 Maggio 2011 alle 10:02 PM |
Ma tu piaci a tutti!
10 Maggio 2011 alle 10:03 PM |
Troppo buona 😀
10 Maggio 2011 alle 10:05 PM |
Se non ci credi, propongo un sondaggio!
10 Maggio 2011 alle 10:06 PM |
Argh! No, no, ci credo! Hihihi!
10 Maggio 2011 alle 10:07 PM |
… sarà meglio…
10 Maggio 2011 alle 10:30 PM |
Pane e pomodoro tutta la vita,possibilmente con le bucce sopra il pane e con la crosta strusciata con l’aglio 😀
11 Maggio 2011 alle 7:45 AM |
Che goduria! Certa gente osa dire che il pane con sopra la cipolla cruda tagliata a fettine sia cibo per i poveri! Ma scherziamo??? Io mi sentirei la donna più ricca del mondo! (uso il condizionale perché per ovvi motivi non è che si possa mangiare spesso sto panino ^.^)
13 Maggio 2011 alle 1:04 PM |
Dopo aver letto questo tuo articolo nel quale inneggi al “Monte Cristo” che non conoscevo (dalla foto e dalla descrizione fa venire l’acquolina in bocca), mi sono sentito stimolato a terminare e pubblicare questo, che tra l’altro ti è piaciuto:
Se me lo permetti faccio un piccolo “collegamento”: Mi dimostri che, anche se si è “fissati”, qualche volta fa bene lasciarsi andare e sgarrare un po’. Questo contribuisce a produrre un poco l'”animo lieto”.
Oserei dire che non conviene ammalarsi per star bene!
16 Maggio 2011 alle 10:51 PM |
[…] Questo post è stato pubblicato il 10 Maggio su Eleonora Teragnoli’s blog. Leggi tutti i commenti a questo articolo cliccando su questo link. […]