Tenere uniti i pezzi

L’esplosione di una bomba mi dilanierebbe. Io invece devo tenermi insieme, riunire i pezzi, bloccare i pensieri, lasciare dov’è quel che tenta di fuggire. Devo riallacciare le vene, agganciarle alle arterie, far defluire il sangue, decomprimere le pareti del cranio. Abbassare la pressione.
Devo percepire vita nelle braccia, stimoli nelle gambe, far formicolare le dita. Indirizzare al meglio lo sguardo, dirigere i passi, attrarre corpi. Devo risolvere l’algoritmo che ha ostacolato il mio contare, pettinare le idee, sbloccare i meccanismi, sentirmi leggera ma salda a terra. Essere la cassa dove battono più cuori, saldare le ossa, sigillare le articolazioni, ricucire i muscoli e rilanciare i tendini. Devo incollare la pelle, scollare la cartapesta. Dare l’intonaco. Tenermi insieme. Tenermi insieme. Tenermi insieme.

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6 Risposte to “Tenere uniti i pezzi”

  1. Pau Says:

    Tener duro, tener duro, tener duro! Contro un sistema che ci vuole facili… facili… facili.

  2. quarchedundepegi Says:

    Da quello che scrivi il lavoro non ti manca.
    Coraggio… vedrai che ce la farai.
    Quarc

  3. Diemme Says:

    Quanto ti capisco!

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